Una Polisportiva Santa Bona sempre presente anche nella lotta stile libero: centra il titolo di campione italiano con Giacomo Coassin nella disciplina che sembrava più ostica rispetto alla grecoromana.
Si è pesato nella categoria fino a 58 kg pensando di affrontare l’appuntamento quale preparazione ai campionati di grecoromana in programma sempre a Roma tra una settimana.
La sua performance è stata perfetta negli incontri di qualificazione e da lì una cavalcata verso il titolo.
Cinque combattimenti perentori, compresa la finale con una durata massima di 40 secondi, vinti per manifesta superiorità o schienata.
Sembrava l’eterno secondo, oggi ha dimostrato di sbaragliare il campo anche nei confronti dei nazionali che nulla hanno potuto contro tanta determinazione, supportata da una tecnica sopraffina.
E pensare che, dopo le operazioni di peso, era convinto di aver sbagliato categoria, soprattutto per aver letto che erano in 28 pretendenti al titolo e, almeno 6/7 i favoriti.
Una categoria che i trevigiani hanno dominato anche con Nino Pisanu, settimo assoluto, mai domo e che ai tricolori di grecoromana sarà ancora più determinato.
Tutta la formazione si è ben comportata ed devono essere evidenziate le medaglie di bronzo di Zoe Galletti nei 60 kg e Carey Agnoletto nei 49 kg che si sono arrese solamente alle prime della classe.
Brave perchè alla prima esperienza nazionale hanno dimostrato di possedere un bagaglio tecnico importante che le faranno andare molto avanti.
Apprezzabile il 5° posto per Anna De Marchi nei 70 kg. Sfortunata più x inesperienza, Nicole Marangon che ha buttato via una medaglia certa.
La formazione trevigiana ha ottenuto inoltre due 5° posti nei massimi rispettivamente con Riccardo Bergantino ed Davide De Marchied, ed il 7° posto di Riccardo Cattarin.
I tecnici della Polisportiva Angelo Biscaro, Andrea Zamberlan e Germano Crosato, soddisfatti però non appagati perchè sabato sarà un’altra storia nella grecoromana abbinati al campionato italiano Master ove lo scorso anno
decretò due campioni italiani Paolo Torresan e Mauro Marotto.